Comprovati diversi casi di incroci tra uomini di Neanderthal e primi esseri umani
I ricercatori della Temple University hanno trovato prove che i Neanderthal si sono accoppiati e riprodotti con esseri umani anatomicamente moderni più volte, non solo una, come suggerito prima dello studio. Nel loro articolo pubblicato sulla rivista Nature Ecology and Evolution, Fernando Villanea e Joshua Schreiber descrivono la loro analisi genetica delle persone dell'Asia orientale e dell'Europa e come si confrontano con le persone di altrove.
Negli ultimi anni, gli scienziati hanno scoperto che i primi esseri umani che lasciavano l'Africa incontrarono uomini di Neanderthal che vivevano in alcune parti dell'Europa e dell'Asia orientale. Confrontando il DNA di Neanderthal con gli esseri umani moderni, i ricercatori hanno scoperto che c'era almeno una coppia che ha prodotto prole, che si riflette nel DNA umano: circa il 2% del DNA nelle persone non africane oggi contiene DNA di Neanderthal. Nel nuovo lavoro, i ricercatori hanno trovato prove che ci fosse più di un incontro di questo tipo.
Le loro conclusioni hanno un senso logico, dato che gli esseri umani anatomicamente moderni e gli uomini di Neanderthal convivono da circa 30.000 anni. Studi recenti di altri gruppi di scienziati hanno dimostrato che ci sono stati numerosi sindacati che producono prole - per esempio, alcune persone nell'Asia orientale hanno dimostrato di avere il 20% in più di DNA di Neanderthal rispetto alle persone di discendenza strettamente europea.
Nel nuovo lavoro, i ricercatori si sono posti l'obiettivo di scoprire, una volta per tutte, se c'erano più accoppiamenti o solo uno. Hanno raccolto e analizzato i dati del progetto 1000 Genomes, misurando la quantità di DNA di Neanderthal nel materiale genetico dei volontari.
Il primo passo è stato dividere i dati tra persone di discendenza europea e asiatica. Ciò suggerisce che entrambi i gruppi hanno mostrato segni di eventi di accoppiamento multipli precoci. I ricercatori hanno quindi esaminato le prestazioni di entrambi i gruppi, creando simulazioni che mostrano i risultati di diversi numeri di eventi di accoppiamento tra i due gruppi. I dati della simulazione sono stati quindi inseriti in un algoritmo di apprendimento automatico che mostrava la percentuale di DNA in base al numero di eventi di selezione incrociata che si sono verificati.
Alla fine, i ricercatori hanno concluso che lo scenario più probabile era che ci fossero molti casi di incrocio di primi esseri umani sia nell'Asia orientale che in Europa con i Neanderthal.