Rolls-Royce esplora l'uso della propulsione nucleare nello spazio

Rolls-Royce esplora l'uso della propulsione nucleare nello spazio

Rolls-Royce e l'Agenzia spaziale britannica hanno firmato un accordo per studiare l'uso dell'energia nucleare nell'esplorazione spaziale. Nel primo contratto tra le due organizzazioni, il progetto esaminerà come l'energia nucleare può alimentare veicoli spaziali ed essere utilizzata per la propulsione nello spazio profondo.

Man mano che l'umanità si avvicina alla colonizzazione del sistema solare, cresce la necessità di nuovi sistemi energetici e sistemi di propulsione. C'è un limite a ciò che può essere fatto con razzi chimici e piccoli robot spaziali che operano in orbita terrestre bassa, e tali limiti vengono raggiunti molto rapidamente.

Con un numero di paesi in tutto il mondo che mostra un crescente interesse per ambiziose missioni nello spazio profondo, incluso l'invio di esseri umani sulla Luna e su Marte, la questione dell'energia sta diventando critica. Quando si utilizzano razzi chimici, i carichi utili sono molto limitati e molto costosi da inviare in orbita, molto meno nello spazio profondo.

Inoltre, i razzi chimici significano che i tempi di volo sono molto brevi: spesso sono necessarie complesse manovre gravitazionali che possono richiedere anni prima che un veicolo spaziale raggiunga la sua destinazione.

Nel frattempo, i pannelli solari sono applicabili solo nella parte interna del sistema solare. Sebbene le sonde ad energia solare siano state inviate fino a Giove, bisogna fare affidamento su qualcos'altro.

Da un punto di vista energetico, i sistemi nucleari si sono già dimostrati: la sonda Voyager 2 è ancora operativa dopo 44 anni e dovrebbe continuare a funzionare fino al 2025.

In termini di spinta, si stima che i motori a razzo nucleare siano due volte più efficienti delle loro controparti chimiche, il che significa che una missione con equipaggio su Marte potrebbe richiedere un minimo di tre mesi, anziché da sei a otto.

Ciò non solo significherebbe un minor numero di materiali di consumo da trasportare, ma ridurrebbe anche la quantità di radiazioni cosmiche nocive a cui gli astronauti sarebbero esposti e minimizzerebbe gli effetti della gravità zero prolungata.

Per coloro che associano Rolls-Royce ai motori a reazione, è facile dimenticare che la società ha costruito piccoli reattori nucleari per sottomarini dal 1965 in modo completamente autosufficiente e ha sviluppato tre generazioni di tali sistemi.

Oltre ad essere utilizzata nello spazio, i due partner vedono che la tecnologia nucleare emergente troverà applicazioni sulla Terra sia nel mercato commerciale che in quello della difesa.

Siamo lieti di lavorare con l'Agenzia spaziale britannica su questo progetto rivoluzionario per definire le future tecnologie di energia nucleare per lo spazio ", ha affermato Dave Gordon, vicepresidente senior di Rolls-Royce Defense.

Non vediamo l'ora di sviluppare questo e altri entusiasmanti progetti spaziali in futuro mentre continuiamo a sviluppare il potere di proteggere il nostro pianeta, proteggere il nostro mondo ed esplorare il nostro universo.