Le rovine di Chernobyl potrebbero presto ricevere lo status di patrimonio mondiale dell'UNESCO
Quest'anno segna 34 anni dall'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl e 20 anni dalla chiusura completa della stazione. A tal proposito merita attenzione l'affermazione di Maksim Polivko, guida che guida gruppi di turisti nella zona di esclusione della centrale nucleare di Chernobyl, e che ha proposto di attribuirle lo status di ... Patrimonio dell'UNESCO.
Il fatto è che dopo l'uscita della serie "Chernobyl" (prodotta negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, 2019), l'interesse per il luogo di questo disastro provocato dall'uomo più grande del XX secolo è notevolmente aumentato. L'anno scorso vi hanno partecipato 124.000 persone, la stragrande maggioranza delle quali - 100.000 - erano straniere.
Inoltre, vi vivono ancora circa 100 indigeni, per lo più residenti anziani. Nonostante l'elevato livello di radiazioni, gli scienziati notano la rinascita della fauna e della flora in questa regione. Alci, cervi e molte altre specie di animali e piante che si sono adattati con successo alle condizioni estreme di contaminazione radioattiva vivono e si riproducono qui.
La proposta di Maxim Polivko è stata sostenuta dal ministro della Cultura ucraino Oleksandr Tkachenko. Secondo lui, l'afflusso di turisti stranieri è un'altra prova dell'importanza di Chernobyl, come promemoria "non solo per il popolo ucraino, ma per tutta l'umanità", e lo status dell'UNESCO può contribuire allo sviluppo della zona di esclusione come un memoriale.
Entro marzo, il governo del paese intende offrire diversi oggetti della zona da visitare.