L'Italia pone il veto all'accordo 5G tra Fastweb e Huawei
Il governo italiano ha bloccato la firma di un accordo tra la società cinese Huawei e il gruppo di telecomunicazioni Fastweb e per la fornitura di apparati per la sua rete core 5G. Lo ha riferito Reuters, citando tre fonti che hanno familiarità con la questione, sottolineando che questo è un chiaro segno della posizione dura di Roma su Huawei.
La decisione, presa in una riunione di gabinetto alla fine di questa settimana, segna la prima volta che il governo italiano ha posto il veto a un accordo per la fornitura di apparecchiature Huawei per le reti core 5G.
Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha visitato l'Italia a settembre. Durante la visita, ha descritto la tecnologia mobile cinese come una minaccia alla sicurezza nazionale del Paese.
Huawei nega con veemenza le accuse e la sua filiale italiana si è detta pronta a sottoporsi a qualsiasi verifica per dimostrare che l'attrezzatura è sicura.
Tuttavia, il governo italiano ha usato il suo veto per impedire a Fastweb, la divisione italiana di Swisscom, di acquistare apparecchiature Huawei.
In precedenza, Fastweb aveva selezionato Huawei come unico fornitore di apparecchiature per la rete 5G, secondo i whistleblower.
Mentre alcuni alleati degli Stati Uniti, come il Regno Unito, hanno già annunciato a livello statale che vieteranno le apparecchiature Huawei nella futura infrastruttura di telecomunicazioni, Roma si è finora rifiutata di farlo ufficialmente, sebbene adotti una posizione de facto filo-americana.
Il più grande operatore di telecomunicazioni italiano, Telecom Italia, ha inviato a luglio inviti a presentare offerte per apparecchiature 5G per la sua rete centrale. Huawei non ha ricevuto l'invito.